Pâcòt di signùr

IMG_6956Ritorniamo questa domenica con una ricetta tipica della tradizione contadina romagnola! “E’ pâcòt” (letteralmente “pancotto”) è una antichissima ricetta nata tra gli strati sociali più poveri. Il piatto originale era semplicissimo: pane raffermo, che non si gettava mai, acqua, sale e, se ce ne era disponibilità, un filo di olio, sostituito il più delle volte con del lardo sciolto. Nella ricetta che vi presento il pancotto diventa paradossalmente un piatto per i più ricchi, dato che ho aggiunto qualche sapore in più!

Ringrazio tantissimo chi mi ha regalato il mio primo e unico libro di vere ricette romagnole, La cucina romagnola illustrata, edizione stampata in sole 2000 copie, e il mio babbo che mi ha fornito un bellissimo tegame in terracotta!

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INGREDIENTI (per 4 persone)

  • 600 g pane raffermo
  • 250 ml brodo di carne
  • 100 g parmigiano reggiano
  • 3 cucchiai olio
  • 1 noce di burro (facoltativa)
  • cipolla
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino colmo noce moscata
  • sale, pepe

PROCEDIMENTO

Iniziate con il battuto di cipolla: tagliatela più o meno finemente (io in questo piatto gradisco sentire i pezzetti) e fatela rosolare nel tegame in cui preparerete il pancotto. Quando sarà appassita aggiungete il pane spezzettato con le mani e fatelo insaporire per poco tempo con la cipolla, poi copritelo con il brodo. Vi consiglio di mescolare mentre aggiungete il brodo in modo da regolarvi con la quantità, che dipende anche dal grado di assorbimento del pane. Lasciate inzuppare per bene, coprendo il tegame e mantenendo la fiamma bassa. Di tanto in tanto mescolate per verificarne la consistenza. Quando il pane sarà ridotto a poltiglia mescolate a mano con una frusta e spegnete il fornello.

Nell’arco di qualche minuto aggiustate di sale, aggiungete la noce moscata e quasi tutto il parmigiano dopo averlo grattugiato, incorporate (se lo gradite) il burro e l’uovo. Mescolate nuovamente con la frusta affinché l’uovo si cuocia e tutti gli ingredienti si amalgamino.

Servite ben caldo spolverizzando con pepe e il parmigiano messo da parte. Non dimenticate i sapori di una volta, la cultura di un Paese si forma anche a tavola!

Vi dico la mia…

Le dosi possono variare in base ai propri gusti: ad esempio, si può aggiungere un secondo uovo per aumentarne la consistenza, oppure più brodo se si preferisce una versione più liquida. Tradizionalmente, però, il pancotto si presenta come una zuppa molto densa e collosa, in cui è possibile regolare anche la quantità di formaggio e noce moscata.


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