Marmellata di peperoncini

A che punto eravamo rimasti con le ricette hot?! Quest’anno ne ho sfornate abbastanza, metto in conto un po’ per volta di condividerle tutte con voi!

Oggi vi racconto di un modo dolce per lavorare i peperoncini. Ho trovato la ricette dei peperoncini sul sito di GialloZafferano, ma come sempre ho deciso di aggiungere qualche variante…aumentandone la piccantezza e dando una nota diversa al sapore finale.

034-Marmellata di peperoncini

 

INGREDIENTI

  • 500 g peperoni rossi (indicativamente 5)
  • 500 g peperoncini piccanti (scegliete la qualità che preferite, io uso la qualità ciliegia più 1 o 2 habanero chocolate)
  • 500 g zucchero
  • 50 ml vino rosso (preferibilmente secco e fermo)
  • 1 pizzico di sale

PROCEDIMENTO

Iniziamo con il passaggio più lento e, a mio parere noiosissimo! Riempite di acqua una vasca del lavello e tuffateci peperoni e peperoncini. Date la precedenza alla preparazione dei peperoni: lavateli, tagliate il picciolo (io lo incido attorno per evitare sprechi) poi il peperone a metà, cavate i semini e i filamenti, infine tagliatelo grossolanamente e mettetelo in una pentola capiente (come se doveste cucinare la pasta per 6/8 persone).

La stessa procedura vale per i peperoncini piccanti, ma vi consiglio vivamente di maneggiarli con i guanti e di non toccarvi il viso durante tutta la lavorazione! Tagliate la testa del peperoncino, aiutandovi con la punta del coltello rimuovete i semi e immergeteli un secondo nell’acqua del lavello (della serie metti-togli) in modo da rimuovere i semini più ostinati. Tagliateli in quattro parti e aggiungeteli nella pentola.

A questo punto versate lo zucchero, il vino e il sale nella pentola e accendete il fornello a fuoco basso per un’oretta, lasciando il coperchio leggermente spostato. Ogni tanto mescolate, in modo da verificare anche il livello di cottura della verdura, che dovrà risultare molto morbida.

Trascorso il tempo necessario passate il contenuto della pentola con il passaverdura, versandolo in una ciotola da insalata. Così facendo le bucce non saranno presenti nella vostra marmellata. Questa operazione richiede impegno per non gettare eccessiva polpa…quindi macinate bene! Se volete fare prima, utilizzate il minipimer, se fate un buon lavoro le bucce verranno perfettamente sminuzzate.

Mettete di nuovo il “passato” nella pentola e, lasciandola scoperta, fate cuocere sul fornello a fuoco basso finchè non si sarà ristretta. Io seguo il trucco che mi ha insegnato la mamma: la marmellata è pronta quando versandone una goccia in un piatto (o nel poggia mestoli) questa resta ferma una volta fredda. Vi servirà indicativamente una mezz’oretta, se il composto dovesse risultare troppo asciutto, aggiungete del vino e lasciatelo evaporare.

Finito…o quasi! Avete sterilizzato i vasetti? Se non lo avete fatto seguite le indicazione di Sonia cliccando qui, se invece i vostri barattoli sono pronti, versateci la marmellata con l’aiuto di un piccolo mestolo (tenendo il vasetto per il collo per non ustionarvi). Avvitate il coperchio, capovolgete il barattolo per cinque minuti ed infine fatelo tornare a testa insù. Nel caso delle marmellate raramente faccio bollire i vasetti una seconda volta perchè lo zucchero ne garantirà la conservazione.

La marmellata è già pronta per essere usata. Io la adoro accompagnata al pecorino, sardo o toscano (verso le colline toscane si trova dello scoparolo fantastico!) non troppo stagionato. Libidinoso come antipasto o per un aperitivo diverso dal solito!

 

Ti dico la mia…

Sconsiglio vivamente l’utilizzo di questa marmellata per le crostate, sia per la piccantezza che per il sapore particolare, che meglio si accompagna al gusto salato. Ecco perchè ho utilizzato vasetti da 25 ml, max 50 ml.


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