Fritto misto di mare

Ammetto che alla voce “Secondi Piatti” il mio menù langue, un po’ perché mi piace sbizzarrirmi con condimenti e dolci, un po’ perché la maggior parte dei miei piatti nasce proprio in occasione di un pranzo o una cena, quindi se lo lascio raffreddare per fotografarlo rischio di essere diseredata da casa 🙂

Ma questa volta vi posto la ricetta per un super secondo, che spesso fa leccare i baffi anche a chi col pesce non va a nozze. Mi sono fatta istruire da mio babbo, è lui quello che va forte con il fritto misto!


Fritto misto di mare

 

INGREDIENTI (per 5 persone)

  • 1,5 Kg seppioline
  • 1 Kg calamari
  • 0,5 Kg gamberoni rossi
  • 1,5 l olio di semi di arachide
  • farina di grano
  • sale

 

PROCEDIMENTO

Preparare il fritto misto non è un affare di stato, ma la cosa forse più complicata è saper preparare bene ciò che deve essere tuffato nell’olio bollente.

Per prima cosa, pulite le seppie: staccate i tentacoli, quindi la testa, ripulendo quest’ultima dalla cosiddetta bocca o becco. Lavate corpo e tentacoli sotto l’acqua fredda e tagliate il primo a strisce di 1 cm per la lunghezza e i secondi in due o quattro parti a seconda delle dimensioni.

Passiamo ai calamari: separate i tentacoli dal corpo, cavate occhi e bocca dalla testa, spellate il corpo e asportate la cartilagine che si trova all’interno, assieme alle interiora e alle due strisce di grasso. Lavate corpo e tentacoli sotto l’acqua fredda e tagliate il primo ad anelli (quindi nel senso della larghezza) e i primi in due parti.

Per quanto riguarda, infine, i gamberoni, sgusciateli incidendo con un coltello la parte dove si trovano le zampe e, dopo averne inciso la testa, levate il filetto marroncino che si trova nel dorso (darebbe un tono amaro al gamberone fritto, dato che si tratta di intestino).

Io friggo una tipologia per volta: intanto che l’olio raggiunge la temperatura ideale (180°C, se non avete il termometro infilate uno stecchino e se si formano delle bollicine con un leggero sfrigolio ci siamo), sciacquo e scolo nuovamente le parti da cuocere, le scolo, le tampono e le infarino. Mettete abbondante farine e setacciate i pezzi con un colino per rimuovere quella eccessiva, che creerebbe dei grumi nel fritto.

Friggete un po’ per volta per circa 5 minuti o finché il colore sarà dorato, scolate bene e tamponate con carta assorbente, salate e servite il fritto misto ben caldo con delle fette di limone e un bel bicchiere di vino bianco (se sono a tavola con voi lo gradisco frizzante!).

 

Vi dico la mia…

Per il fritto misto prediligo l’olio di semi di arachide perché ha una migliore tenuta al calore. In questa frittura ho scelto il sale rosa dell’Himalaya in quanto risulta più delicato.

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